Consulenza Psicologica Strategica
Fin dal primo incontro con il paziente il modello strategico in ambito psicologico è orientato al cambiamento, non si utilizza, infatti, una procedura classica di diagnosi bensì una tecnica evoluta di diagnosi-intervento: il dialogo strategico.
Sulla base di ciò, alla fine della prima seduta vengono indicate azioni finalizzate al risolvere il problema e calzanti al disturbo presentato.
Al successivo colloquio verranno valutati gli effetti prodotti sia dal dialogo terapeutico che dalle indicazioni messe in atto.
A seconda degli esiti si procede alle fasi successive del modello se questi sono stati positivi, altrimenti si analizza ciò che non ha funzionato, riaggiustando il tiro della consulenza.
Il focus di una consulenza breve strategica è la ristrutturazione e il cambiamento delle percezioni rigide del paziente che inducono alle sue reazioni patologiche. Per realizzare ciò, l’intervento è orientato a interrompere il circolo vizioso tra i tentativi di soluzione fallimentari messi in atto dal paziente che alimentano il disturbo e la sua persistenza sostenuta proprio da tali controproducenti reazioni.
Pertanto si dovranno sostituire le disfunzionali “tentate soluzioni” con altre in grado di rompere l’equilibrio patologico e trasformarle in sane e funzionali.
Parallelamente a queste strategie e stratagemmi sono state sviluppate negli anni particolari forme di comunicazione terapeutica, capaci di aggirare le resistenze al cambiamento tipiche di ogni sistema umano, in particolare la comunicazione “performativa”, il linguaggio che fa ‘sentire’ oltre che capire e la comunicazione ‘ingiuntiva’, ovvero il linguaggio suggestivo per prescrivere azioni o pensieri a cui il paziente usualmente si opporrebbe.